Marino Moretti

Marino Moretti (Cesenatico, 18 luglio 1885 – Cesenatico, 6 luglio 1979) è stato uno scrittore, poeta, romanziere e drammaturgo italiano, tra le figure più note del crepuscolarismo. La sua carriera letteraria, durata quasi settant'anni, iniziò con la poesia, in cui espresse toni dimessi e semplici, cantando le cose umili e quotidiane, spesso con influenze pascoliane. Il termine "crepuscolarismo" fu coniato in una recensione alle sue prime opere poetiche, in particolare a Poesie scritte con il lapis. Abbandonati gli studi superiori, si trasferì a Firenze nel 1902 per frequentare una scuola di recitazione, dove conobbe, tra gli altri, Aldo Palazzeschi, con cui strinse una lunga amicizia. Dopo la Prima Guerra Mondiale, a cui partecipò come volontario nella Croce Rossa, si dedicò prevalentemente alla narrativa. Scrisse numerosi romanzi che esploravano il mondo piccolo-borghese e le sue crisi, tra cui si ricordano Il sole del sabato (1916), Puri di cuore (1923), L'Andreana (1935) e La vedova Fioravanti (1941). Collaborò a lungo con il Corriere della Sera e nel 1925 fu tra i firmatari del Manifesto degli intellettuali antifascisti redatto da Benedetto Croce. Negli anni della maturità tornò alla poesia e scrisse diverse opere di memorie e confessioni. Nel 1959 vinse il Premio Viareggio con Tutte le novelle. Morì nella sua città natale poco prima di compiere 94 anni.

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